Quanti di noi sono cresciuti con genitori che ogni volta che andavamo fuori ci dicevano: "vestiti a cipolla, mi raccomando". E mai consiglio fu più azzeccato quando si parla di escursioni in natura, e questo vale per tutti i periodi dell'anno. 

Vuoi perché il clima che abbiamo fatto impazzire cambia repentinamente, soprattutto alle alte quote, vuoi perché è sempre meglio avere qualcosa in più che qualcosa in meno e quando quel qualcosa in più non aumenta significativamente il peso dello zaino, vestirsi a cipolla, ovvero a strati, è il miglior consiglio che anche io come guida possa darvi. 

Oggi trovate in commercio a vari prezzi indumenti tecnici, lodati per diverse loro caratteristiche: leggerezza, trasparibilità, sostenibilità ambientale e molto altro. Io personalmente preferisco avere meno cose ma di migliore qualità e che quindi possano durare nel tempo. Fatta eccezione per le scarpe, che cambio ogni 2 anni, a seconda dei chilometri percorsi, maglie, pile, gusci, ecc. si usurano molto più lentamente e possono durare anni.

Ecco alcuni miei consigli sul vestiario:

1) scarpe comode di cui ho già scritto ampiamente e spero utilmente;

2) i calzini devono essere traspiranti e rinforzati, meglio se specificatamente studiati per il trekking. Ne esistono versioni per il freddo e versioni per il caldo;

3) pantaloni leggeri quando fa caldo e più pesanti quando è freddo, preferibilmente lunghi, confortevoli (no jeans aderenti, per capirsi) e tecnici, ovvero quelli fatti apposta per camminare che tra le altre comodità che possono avere (elasticità, morbidezza) si asciugano velocemente;

4) maglia/maglietta sintetica, evitate il cotone che si impregna di sudore e non si asciuga velocemente per cui rischiate di camminare con il bagnato a contatto della pelle. In commercio ne trovate di vari materiali, anche materiali che cercano di ridurre al minimo il fastidioso "odorino" di sudore. Se lavate, si asciugano anche loro velocemente.

5) Felpa di pile. Adesso ne esistono in commercio anche traspiranti, per non cui bloccano il sudore e quando fa freddo possono essere indossati anche quando si suda senza farci "ghiacciare" il sudore sulla pelle. Sono utilissimi sempre;

6) cappelli o fasce, guanti e scaldacollo per il freddo (in estate se siete in montagna, fanno molto comodo!) mentre per il caldo ed il sole ottimi sono i cappelli con protezione per la nuca che coprono il collo ed evitano un colpo di sole;

7) lo strato esterno, il "guscio", dovrebbe essere una giacca antivento, in materiale impermeabile possibilmente per evitare di caricarsi nello zaino un antipioggia (mantella o kway). Io personalmente consiglio i famosi 2 in 1 ovvero quelli con imbottitura calda staccabile e guscio esterno antivento e antipioggia. Ne esistono in commercio modelli che hanno anche il vantaggio di essere leggeri;

8) io in autunno e inverno ho sempre un paio di ghette nello zaino, perché il molto fango e piccoli torrenti da guadare si possono facilmente affrontare senza bagnarsi!

Qualche consiglio sullo zaino

Da sempre sono una consumatrice di zaini: piccoli, medi, grandi, la prima cosa che vado a vedere quando entro in un negozio di sport sono gli zaini! 

Quello che consiglio per le escursioni giornaliere è uno zaino da 18-20 lt, mentre per escursioni più lunghe (3/4 giorni) uno zaino di 38-40lt vi permette di portare con voi il necessario, tenendo conto che il necessario è veramente essenziale quando si cammina. Quello che, secondo me, non dovrebbe mancare per le escursioni giornaliere è la borraccia da min. 1 lt. (in estate, con forte umidità, il minimo è 2lt), una pile, un antipioggia, una paio di calzini di ricambio, barrette energetiche e una torcia/pila. Per le escursioni di più giorni invece, considerando che il peso massimo dovrebbe essere di 10 kg, oltre a saccoapelo se richiesto, occorre mettere un paio di pantaloni di ricambio, una maglietta, biancheria intima, calzini, saponetta per lavarsi e per lavare eventualmente i vestiti, spazzolino e dentifricio, un paio di ciabatte e un asciugamano in microfibra.

I bastoncini da trekking

Il bastone per camminare in montagna è sempre stato usato ma i bastoncini allungabili, telescopici, che troviamo in giro oggi sono una adozione piuttosto recente e sebbene sia abbastanza critica su molte delle adozioni contemporanee, questa la ritengo assai utile. Usandoli infatti mi sono resa conto che, soprattutto nel caso di escursioni impegnative per lunghezza e dislivello, i bastoncini aiutano a scaricare il peso dalle nostre amate ginocchia, fino al 30%. Indi per cui su di un peso totale di 75 kg, ne portano solo 50kg, mica male.

A parte le ginocchia, i bastoncini permettono anche di esercitare i muscoli della braccia, che altrimenti a noi guide servono solo per fare fotografie, guardare il GPS e tenere il binocolo!

Inoltre l'uso dei bastoncini facilita l'equilibrio in quanto avere quattro punti di appoggio invece di due rende sicuramente noi e la nostra camminata più stabile. Attenzione però ad usarli bene e su terreni in cui non abbiamo bisogno di aiutarci con le mani.

Se non usati, possono essere accorciati (ecco il vantaggio dell'essere telescopici) e legati allo zaino. Un buon bastoncino deve avere una impugnatura comoda, deve essere leggero e deve avere la punta finale molto solida per non scivolare. Per terreni con neve e/o fango esiste una rondella da mettere che permette al bastoncino di non sprofondare nel terreno. 



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